«E’ un quarto d’ora che cerco un parcheggio e non c’è verso di
trovare un posto libero!». E’ un espressione che ci è davvero
familiare. Quante volte l’abbiamo sentita e quante volte abbiamo detto noi
stessi qualcosa del genere!
Eppure secondo una
recente ricerca di ISFORT (Istituito Superiore di Formazione e Ricerca per i
Trasporti), diffusa dal Centro Studi Continental, ci vogliono mediamente 4-5
minuti per trovare un parcheggio in città e se ne devono attendere 7-8 prima
che passi un mezzo pubblico urbano (8-10 se è extra-urbano). E se, come dice
ISFORT, commentando il suo report “L'analisi dei dati evidenzia le
difficoltà che si incontrano nel far cambiare idea agli amanti del mezzo
privato. Nei fatti l'auto conferma la sua supremazia nei confronti del
trasporto pubblico e risulta più competitiva anche nei tempi 'non previsti' di
viaggio che mediamente si possono allungare di soli 4-5 minuti”.
Molto meno ottimista in
proposito è Jordi Caus, responsabile Nuovi Progetti per la Mobilità Alternativa
di Seat secondo il quale «si perdono circa 20 minuti per trovare un parcheggio
nelle strade delle principali città europee». Sulla sua stessa lunghezza d’onda
è Jordi Ortuño, coordinatore dei progetti Smart Cities del Comune di
Barcellona, per il quale in media, il 30% degli automobilisti che circolano per
le strade delle città europee sta cercando parcheggio. E questi numeri sono
destinati a salire, in quanto, secondo una stima dell’ONU, nel 2050 il 66%
della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani, comportando «un incremento del parco circolante nelle
città, e di conseguenza maggior traffico e più difficoltà nel trovare
parcheggio».
Qualunque siano le sue
dimensioni, il problema esiste - non c’è dubbio – e soprattutto e molto sentito
dagli automobilisti che oggi si affidano sempre più spesso alla connettività e
al mondo digitale. A tale proposito le nuove versioni Connect di Seat Ibiza e
Leon dispongono tecnologie innovative con una funzionalità estremamente intuitiva
e livelli di sicurezza eccellenti: sistemi di infotainment di ultima
generazione, connessione Seat Full Link e l’esclusiva Seat ConnectApp (pre-installata
sullo smartphone Samsung in dotazione con le vetture).
L’obiettivo della Casa
spagnola del gruppo Volkswagen è però ancor più lungimirante e consiste nello
sviluppo di progetti e di tecnologie che, oltre a garantire una connettività a
360 gradi, rendano la quotidianità e la mobilità urbana un’esperienza sempre
più a misura di chi guida. «Nell’imminente
futuro dobbiamo essere in grado di raggiungere una mobilità urbana molto più
efficiente. E stiamo lavorando in questa direzione: per garantire un’esperienza
di guida più rilassante, sicura e, non da ultimo, più economica» dice Jordi
Caus.
Seat ha pertanto
sviluppato ParkFinder, un’applicazione in grado di indirizzare l’automobilista
verso i posteggi liberi disponibili lungo le strade, frutto di un accordo con
il Comune di Barcellona. Per ottenere l’informazione, basta inserire la zona in
cui si è diretti oppure, una volta arrivati nella zona di destinazione,
chiedere all’applicazione dove parcheggiare.
Il progetto vuole però andare
oltre al problema del parcheggio, aggiungendo numerose nuove funzionalità
legate al tema della mobilità urbana in un futuro prossimo.
Una delle principali sfide da risolvere è prevenire le congestioni del
traffico «gestendo in maniera
intelligente la circolazione delle auto» spiega Jordi Caus, che sottolinea
che «è proprio la direzione verso cui
stiamo lavorando».