giovedì 5 maggio 2016

Google-FCA: un cellulare a quattro ruote

Chrysler Pacifica Hybrid 
L’automobile, pur mantenendo ancora una posizione di grande rilievo nello scenario del business mondiale, ha perso la sua leadership in termini di fascino e di allure sia tecnologica che di status.
Tecnologie legate ai droni, ad Internet of  Thing, all’intelligenza artificiale,  che fino a qualche tempo fa erano usate solo per applicazioni di nicchia, ora si stanno diffondendo ad ampio spettro,  stanno incontrando molto successo e stanno rivoluzionando anche i nostri comportamenti ed  il nostro stile di vita quotidiano, quasi a nostra insaputa.

Il tutto con una accelerazione mai vista prima. Non solo, ma con un adeguamento dei consumatori a questa realtà che sta avvenendo a un ritmo ancora più veloce.
Oggi la mancanza di campo del cellulare è considerata come una delle forme di privazione più forti che un soggetto possa vivere!
Se ci guardiamo attorno, è possibile scoprire facilmente cosa sta accadendo nel campo della robotica. Le auto a guida autonoma, senza pilota, sono già una realtà, così come le aziende che usano la robotica nel campo dei servizi di consegna ed accettazione.

Le auto alto di gamma hanno già a bordo avanzati sistemi di “assistenza alla guida”,  in grado di escludere il pilota, di prendere il controllo del mezzo, automaticamente, nel momento in cui il sistema rilevi che il pilota, in ben identificate condizioni di pericolo, non abbia reagito adeguatamente, e di intervenire con azioni mirate a minimizzare gli eventuali danni, ad esempio di un possibile, impatto: un logico  presupposto,  per la  gestione completamente “robotizzata” della mobilità, cioè con veicoli senza pilota.  Un passaggio, quest’ultimo,  che richiede però un'approfondita conoscenza della tecnologia legata ai cellulari, alla trasmissione dei dati, alla connettività, alla gestione di piattaforme dedicate e di dettagliate mappe digitali del territorio.

Ecco quindi che oggi, da un lato ci sono i tradizionali costruttori di auto con il loro “hardware” di acciaio, reso "fascinoso" dalla matita di un car-designer ed in grado di ospitare una gestione elettronica molto evoluta del mezzo, dall’altro i “provider della connettività”, che hanno dimostrato di essere già in grado di mettere in campo un “telefonino a quattro ruote”.

Si è invertita la polarità del fascino dell’auto!

Dopo vari corteggiamenti ed amoreggiamenti tra i due mondi, quello dei costruttori tradizionali e quello dei “new comers”, non si è mai andati oltre ad alcuni semplici accordi di sfruttamento di licenze e di “tecnologie di superficie”. Uno orgoglioso della sua storia, l'altro consapevole della forza dirompente della sua tecnologia, sembravano non accettare di buon grado la condivisione delle loro conoscenze. 

L’accordo di FCA con Google, dimostra invece che i tempi sono maturi per un cambio di passo. Anche se non sono stati resi noti tutti i dettagli dell’operazione, quello che sembra chiaro è che Google avrà  accesso all’<hardware>  USA di FCA, ed FCA, con questa <connessione> strategica, si mette al riparo da ogni possibile repentina accelerazione dello scenario tecnologico. 

Con Google a bordo, in qualità di "special driver", la Chrysler Pacifica Hybrid è ora pronta ad affrontare qualsiasi sfida. La partita è appena iniziata. Molto però deve ancora succedere.    
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