sabato 17 ottobre 2020

Quando l’auto impara a usare tutti i suoi sensi

Se auto, moto, bus, bici, pedoni e infrastrutture imparano a riconoscersi wireless e a dialogare sempre di più tra loro, l'ambiente in cui siamo immersi diventerà, via via, più sicuro. 
La comunicazione wireless da veicolo a veicolo (V2V) - e la più ampia categoria da veicolo a tutto ciò che lo circonda (V2X:Vehicle to Everything) - può prevenire gli incidenti consentendo a un veicolo di scambiare informazioni in tempo reale su velocità, posizione e direzione con altri veicoli nelle vicinanze.
La comunicazione V2X, tra veicolo e tutto quello che lo circonda, se opportunamente strumentato, va oltre i sistemi di rilevamento e percezione della sicurezza attiva, che oggi oggi disponibili in molti veicoli.  Questi supportano funzionalità come il mantenimento della corsia e la prevenzione delle collisioni sulla base dei dati provenienti da radar , telecamere, sensori a ultrasiuoni e lidar. Una tecnologia che  consente una maggiore consapevolezza della situazione, grazie a  soluzioni più intelligenti e connesse. 

La National Highway Transit Safety Administration (NHTSA) stima che equipaggiare ogni veicolo negli Stati Uniti con la tecnologia V2V potrebbe prevenire tra 400.000 e 600.000 incidenti automobilistici, prevenire tra 190.000 e 270.000 feriti all'anno e salvare tra 780 e 1.080 vite. Le tecnologie V2V e V2X però non sono state adottate così rapidamente come molti avevano sperato, poiché l'industria non ha trovato un accordo sule modalità di utilizzo. Il settore e gli organismi di regolamentazione si sono trovati a dibattere su due posizioni: l'utilizzo di una variante del Wi-Fi chiamata Dedicated Short-Range Communications (DSRC)  e l’impiego della telefonia cellulare, che con la crescente diffusione del 5G, offre l’opportunità di un uso più diffuso della tecnologia V2X.

Al CES tech show nel 2019, Ford ha infatti annunciato che avrebbe introdotto la tecnologia V2V nelle sue auto a partire dal 2022 basata su C-V2X, che funziona sulla rete cellulare 5G,  che offre una latenza inferiore e una portata più lunga di 500 metri. Tutto questo sta portando ad una integrazione dei sensi dell’uomo con quelli dell’auto e dell’ambiente circostante. Un contesto che si sta predisponendo a recepire più velocemente la nuova architettura delle città che su fronti diversi stanno indicando l’architetto Carlo Ratti con il suo Senseable City Lab e Toyota con il suo progetto Toyota Woven City.


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