mercoledì 7 aprile 2021

“Sesto senso” a bordo con la realtà aumentata dei SUV compatti elettrici Audi


Come può Tom Cruise prevenire i delitti nel film Minority Report, orientandosi mediante guanti sensoriali tra le informazioni elaborate dal sistema Precrimine? Grazie alla realtà aumentata, più comunemente conosciuta con l’acronimo AR (Augmented Reality). Una tecnologia immersiva portata alla ribalta dalla celebre pellicola di Steven Spielberg e declinata in avanguardistiche applicazioni: dall’ambito militare, nel 1990 riceveva il battesimo dell’aria il caccia Lockheed Martin-Boeing F-22 Raptor, primo aereo con dispositivi AR a bordo, al settore medico, a supporto dei chirurghi negli interventi di massima precisione, sino alla diffusione nel mondo dell’elettronica di consumo.

Diversamente dalla realtà virtuale (VR o Virtual Reality) che utilizza strumenti tecnologici per creare ambientazioni illusorie totalmente distaccate dall’ambiente circostante, la realtà aumentata coniuga elementi concreti e virtuali, divenendo un vero e proprio “sesto senso” in grado di arricchire l’esperienza percettiva mediante dispositivi hi-tech. In ambito automobilistico, Audi è pioniere della tecnologia AR. La Casa dei Quattro Anelli ricorre da tempo alla realtà aumentata per rendere ancor più immersiva l’attività di formazione tecnica, per snellire la pianificazione logistica e per progettare le linee, come avvenuto per Audi e-tron GT. La granturismo a elettroni prodotta presso l’Audi Böllinger Höfe, il sito carbon neutral nelle immediate vicinanze dello stabilimento tedesco di Neckarsulm, per la prima volta nella storia Audi ha potuto contare sulla verifica dell’efficienza della catena di montaggio e sulla pianificazione dell’afflusso della componentistica senza ricorrere a prototipi fisici. Ora, la Casa dei Quattro Anelli attinge ulteriormente alla tecnologia AR alzando l’asticella della sicurezza, dell’intuitività e del comfort delle proprie vetture grazie allo Head-up Display con realtà aumentata, al debutto con i SUV compatti elettrici della gamma Q4 e-tron.

giovedì 1 aprile 2021

QR Code invece delle lettere

Basta con le scritte. Opel porta la digitalizzazione della propria gamma prodotti al livello successivo. Nomi, definizioni dei motori e logo dei futuri modelli Opel saranno sostituiti da codici QR. I sistemi di infotainment dei modelli della Casa, da Astra a Zafira Life consentono già a guidatori e passeggeri di connettersi con il mondo digitale. Adesso sarà un gioco da ragazzi anche per gli altri utenti della strada e addirittura per i pedoni entrare in contatto con i passeggeri a bordo del veicolo. 

Seguendo un approccio visionario, Opel ha sviluppato ulteriormente la tecnologia dei QR code e le ha assegnato un nuovo nome nel proprio laboratorio di design. I Design iQR Code di Rüsselsheim portano il mondo virtuale in quello reale. Possono assumere qualsiasi forma, per esempio quella del leggendario logo della Opel Manta, che si può ammirare in forma splendidamente digitalizzata sulla Opel Manta GSe ElektroMod. In questo caso,  Manta è stata utilizzata come “pesce pilota” dai graphic designer e dagli sviluppatori informatici Opel che hanno trasformato il logo a forma di razza in un Design iQR Code.

mercoledì 31 marzo 2021

Viaggiare all’insegna dell’armonia


Viaggiare in auto con la famiglia o con gli amici è un’occasione per passare del tempo in modo piacevole e spensierato. Ci sono però comportamenti e situazioni che mettono a rischio l’armonia fra guidatore e passeggeri, come rilevato da un sondaggio condotto da Nissan su un campione di 2.000 persone tra Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. Agli intervistati è stato chiesto quali sono i comportamenti peggiori quando si è al volante: il 72% ha risposto l’uso del telefono e l’invio di messaggi, seguito dal sorpasso pericoloso (59%) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (55%).

È stato poi chiesto quali sono le cause di discussioni tra guidatore e passeggeri. I risultati hanno confermato come i comportamenti ritenuti non opportuni siano le principali cause di tensione e disagio tra le persone a bordo. Anche qui al primo posto l’utilizzo del telefono o l’invio di messaggi da parte di chi guida (45%), seguono i sorpassi pericolosi (39%), le frenate all’ultimo istante (35%), le frenate brusche e immotivate (33%) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (32%). Per garantirsi un viaggio tranquillo gli automobilisti europei ricorrono spesso alla tecnologia. Il 37% usa sistemi di navigazione digitali. Per il 34% sono importanti i sistemi di sicurezza come il cruise control intelligente, seguono il vivavoce (33%) e i sistemi di assistenza alla guida (32%).

martedì 30 marzo 2021

Simulatore di autonomia per le Opel elettriche

Opel mette a disposizione dei clienti delle sue vetture elettrificate un pratico e divertente simulatore online che, dopo avere impostato a piacere una serie di differenti parametri, fornisce una chiara indicazione sull’autonomia complessiva a batteria completamente carica. Un piccolo. ma utile esercizio in grado di favorire la consapevolezza. I veicoli elettrici sono infatti in linea con le stesse leggi della fisica che riguardano i motori endotermici e con la consapevolezza degli elementi che hanno influenza sul consumo di energia si può migliorare l’autonomia, anche a valori superiori a quelli ottenuti con il ciclo WLTP.

Basta prendere maggiore confidenza con i differenti parametri in gioco. Ad iniziare dal tipo di guida, dove la guida tranquilla si contrappone ad uno stile dinamico. Accelerare con fluidità e sfruttare il recupero dell'energia di frenata, possono aiutare a ottenere una maggiore autonomia complessiva. Il ciclo WLTP non prevede l’uso della modalità B con maggior recupero dell’energia in decelerazione per cui, attraverso un attento stile di guida, è possibile ottenere autonomie complessive maggiori rispetto a quelle ottenute nel ciclo WLTP.

lunedì 29 marzo 2021

Citroen Ami inventa il car-sharing condominiale

Fedele alla sua firma di marca “Inspired By You”, Citroën segue le evoluzioni della società e degli stili di vita delle persone e offre soluzioni innovative per essere sempre più vicina alle esigenze dei suoi clienti. Con questo approccio, oltre a creare un oggetto di mobilità innovativo con Ami – 100% ëlectric, lancia in Italia una grande novità proponendo un esclusivo servizio di car-sharing condominiale, realizzato in collaborazione con Free2Move, per The Nest, una nuova residenza nel cuore di Milano.

mercoledì 24 marzo 2021

Intelligenza alla guida dei veicoli software-defined

Il veicolo software-defined sta diventando rapidamente realtà. Il cuore della futura architettura dei veicoli è costituito da controller di dominio o di zona ad alte prestazioni sui quali gira il software centrale. Così come il cervello è collegato a tutte le parti del corpo, i computer centrali dell’auto interagiscono con tutti i sensori e gli attuatori per rendere possibile un’esperienza senza precedenti in fatto di guida automatizzata, mobilità elettrica, vehicle motion control e funzioni di sicurezza integrate.

Al Salone dell’Automobile di  Shanghai,  ZF presenterà la prossima generazione di supercomputer ZF ProAI, progettata per soddisfare le esigenze dei veicoli software-defined e delle loro nuove architetture elettroniche basate su controller di dominio o di zona. «ZF sta conquistando una posizione pionieristica in termini di intelligenza dei veicoli» dice Holger Klein, membro del consiglio di amministrazione di ZF responsabile della regione Asia-Pacifico. «Siamo pronti a dare supporto alla realizzazione della mobilità futura con una potenza di calcolo ad alte prestazioni, soluzioni software all'avanguardia e competenza in ambito di hardware e sistemi. I nostri sensori vedono l’ambiente circostante il veicolo e i suoi interni, mentre i nostri attuatori sono in grado di accelerare, decelerare o sterzare il veicolo in modo intelligente. Riunendo tutti questi elementi in un sistema ad alte prestazioni, apriamo nuove frontiere che ci portano verso un’innovazione finora inimmaginabile e, allo stesso tempo, creiamo nuovi modelli di business basati sui dati per la mobilità di prossima generazione».

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