lunedì 21 dicembre 2020

Le batterie allo stato solido già nel 2021?

Nikkei Asia Review, periodico economico finanziario specializzato nei mercati Asiatici, ha da poco pubblicato un articolo in cui svela il piano Toyota che dovrebbe prevedere la presentazione di un’auto alimentata da batterie a stato solido, di nuova generazione, proprio nell’anno che sta per arrivare, il 2021. La multinazionale prevede di essere la prima azienda a vendere un veicolo elettrico dotato di una batteria a stato solido. Sarà una chicca, dice il report, che potrebbe regalare un’autonomia di circa 500 chilometri e una ricarica in soli 10 minuti. Il “trucco” è nel fluoruro al posto del litio. Le nuove batterie hanno un anodo di fluoruro, rame e cobalto, un catodo composto essenzialmente da lantanio (un metallo leggero e malleabile) e, appunto, un elettrolita solido.
Il funzionamento è semplice, almeno nella teoria: queste batterie sfruttano il trasferimento di ioni da un elettrodo all’altro, ma utilizzando il fluoruro al posto del litio, garantendo il passaggio di molti più elettroni per atomo e incrementando così la densità energetica. La batteria a stato solido, su cui stanno lavorando parecchie case automobilistiche, pare fare progressi un po’ ovunque ma non verrebbe data come disponibile prima del 2025. Di recente QuantumScape, azienda americana, ha annunciato di aver messo a punto una batteria allo stato solido con prestazioni molto migliori rispetto alle tradizionali batteria litio-ioni. Utilizza la chimica litio metallico con elettrolita in ceramica. Secondo il costruttore può ottenere un’autonomia fino all’80% superiore e si può ricaricare da 0 all’80% in soli 15 minuti.  Mancano però molte informazioni tecniche, come ad esempio sui cicli di ricarica che può raggiungere, sulla capacità operativa a diverse temperature, da sempre il punto debole dell’attuale batteria allo stato solido.

Toyota in realtà non crede all’elettrico BEV, e le ultime dichiarazioni di Mr. Akiro Toyoda lo hanno confermato molto chiaramente. Allora perché si impegnano così seriamente sul fronte batterie?

Perché le batterie, in ogni caso, faranno parte del grande processo di elettrificazione della mobilità e trovare soluzioni tecnologiche che riducano la dipendenza dal Litio, come la tecnologia delle batterie a stato solido, significa alleggerire il dominio della monopolista Cina e rafforzare la strada di una maggiore indipendenza energetica. La strategia di “arrivo”, per Toyota, è da sempre quella basata sulle fuel cell, che utilizza l’ibrido “motore a combustione interna + motore elettrico con batterie plug-in”, come tecnologia ponte, in modo da svincolarsi dalla dipendenza del Litio sia nella fase di transizione che in quella finale ad Idrogeno. Una partita che Toyota punta a giocare da leader e non da follower, come già fatto con successo nel 1997, quando per prima introdusse l’ibrido mentre gli altri costruttori lo avevano considerato un semplice “diversivo”. 

La presentazione di un SUV Toyota elettrico con batterie allo stato solido già nel 2021? Rumors o realtà, lo capiremo presto. Una scelta tattica che però potrebbe mascherare anche un depistaggio per i competitor…, magari involontario. Ai posteri l’ardua sentenza.


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