lunedì 25 gennaio 2021

LIDAR: sempre più popolare nell’auto e non solo

Conosciamo il Radar (RAdio Detection And Ranging), il radiorilevamento e misurazione a distanza ed ora via via familiarizzeremo sempre di più anche con il  Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging), il telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto utilizzando un impulso laser.Questo perchè il suo impiego si sta diffondendo sempre di più non solo nell’auto ma anche al suo esterno. Una tecnologia che, se adottata negli incroci, nei parcheggi e su un numero sufficiente di veicoli, potrebbe aiutare a contestualizzare ciò che sta accadendo all'esterno del veicolo e in questo modo consentire alle città di gestire meglio l'energia e la sicurezza. Potrebbe ad esempio gestire la congestione del traffico.Si tratta di una tecnologia nata negli anni settanta e che è rimasta nel cassetto per diversi anni perché troppo costosa. Ora i costi si sono ridotti al punto che la possiamo trovare anche negli ultimi iphone. 

Seoul Robotics ha lanciato Discovery, un servizio software e hardware per interpretare i dati rilevati sia da lidar che da radar destinato a fabbriche, rivenditori, case automobilistiche e infrastrutture pubbliche. Altre società hanno annunciato applicazioni lidar per auto private a guida autonoma e per robotaxi,  come la soluzione Mobileye di Intel progettata per le auto a guida autonoma che stimano sul mercato da 2025.

Il Lidar qualche limite ce l’ha, in particolare sulle auto. Produce immagini a risoluzione inferiore rispetto alle fotocamere, ma questo non intacca la sua efficacia globale. Il mercato di questi prodotti in crescita ed è previsto  che toccherà i 3 miliardi di dollari entro il 2025. 

L’automotive e la ricerca di una sempre maggiore sicurezza ha fatto da apripista per questa applicazione che ora si sta diffondendo in aree di prossimità con l’auto ed oltre.

Seoul Robotics, società di software, ha sviluppato quello che chiama un sistema lidar "plug-and-play" di facile utilizzo che consente così di beneficiare dei sensori 3-D ad un ampio spettro di settori operativi. Le città potrebbero invece usarlo sulle autostrade per rilevare i veicoli che vanno nella direzione sbagliata mentre i negozi al dettaglio potrebbero usarlo per capire dove si muovono le persone e se i clienti stanno rispettando il distanziamento interpersonale, richiesto in tempo di pandemia. 

Questa è la facciata affascinante della tecnologia. L’altra è il rischio di eccesso di invasività con cui ci dovremo misurare ed in questo caso, conoscere e capire meglio ci potrà aiutare a muoverci in maniera più consapevole.



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