I grandi costruttori hanno scelto
di non partecipare, decretando la chiusura del Motor Show di Bologna, la
storica kermesse italiana di fine anno. Per gli appassionati un dolore, per il
mercato la voglia e l’esigenza di trovare altre strade di comunicazione e di
ridurre i costi in un periodo di vacche magre che però così magre non sono
dappertutto.
Il mercato mondiale dell’auto
mostra infatti una crescita stabile, mentre per quanto ci riguarda siamo al
quarantesimo mese consecutivo in cui si registra un segno negativo. Se dieci
anni fa eravamo al intorno al quarto o quinto posto per immatricolazioni
annue con un volume di oltre due milioni e 250 mila unità, oggi ci
troviamo invece al dodicesimo con una stima, per il 2013, di circa un milione e
300 mila nuove targhe.