venerdì 22 ottobre 2021

Stella vita: Mobilize punta sul solare


Far funzionare i veicoli elettrici ad energia solare: pio desiderio, chimera o realtà del prossimo futuro? Per il corpo studentesco Solar Team dell’Università Tecnologica di Eindhoven, è già una realtà, o quasi. È quanto dimostra il prototipo chiamato Stella Vita in cui l’energia solare accumulata grazie ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto alimenta il motore, ma anche il veicolo stesso… per viverci dentro! Poiché Stella Vita è davvero un’“auto da vivere”. Una definizione che non lascia certo indifferenti quelli del gruppo Renault! Quanto basta per attirare l’attenzione dei team della Marca Mobilize, sempre alla ricerca di confronti su tutte le forme di mobilità sostenibile. Un incontro stimolante, all’insegna della creatività, in cui gli studenti hanno potuto presentare il loro progetto ed andare alla scoperta delle concept-car e show-car di punta di Renault e Mobilize.

La mattina del 24 Settembre uno strano prototipo circola nelle strade di Guyancourt (nell’Ile-de-France) davanti agli occhi esterrefatti dei passanti. Proveniente dai Paesi Bassi, ha percorso migliaia di chilometri attraverso l’Europa e si dirige verso il Technocentre Renault. Questo mezzo di trasporto futuristico, chiamato Stella Vita e progettato dal Solar Team, un gruppo di 22 studenti dell’Università Tecnologica di Eindhoven, offre un serio spunto di riflessione per lo sviluppo di nuove forme di mobilità sostenibile. È infatti alimentato ad energia solare. E quale modo migliore di un road trip per tutta l’Europa per testare il veicolo in condizioni reali? Un itinerario di 3.000 chilometri  da Eindhoven, nei Paesi Bassi, a Tarifa, in Spagna, con la sola forza dell’energia solare, per provare che il progetto è fattibile.

sabato 16 ottobre 2021

Per parcheggiare… premere l’acceleratore


Jong-Hoon e Pape, rispettivamente ingegnere dei sistemi ed ingegnere degli algoritmi di Renault, sanno perfettamente cosa significa superare se stessi. Come responsabili dello sviluppo del sistema di parcheggio automatico Advanced Park Assist hanno dovuto trovare una soluzione per andare fino in fondo al progetto, nonostante una vera e propria “Guerra dei Bottoni” o meglio… dei pulsanti che si è scatenata loro malgrado, due mesi prima della scadenza. «Il pulsante, che era l’elemento centrale della nostra innovazione, è stato ripreso da un altro progetto. In poche parole, ci è stato rubato» dice Pape. «Cambiare concept in due mesi, era impensabile! Eppure, ce l’abbiamo fatta!». 

Da parecchi anni Renault propone dispositivi di assistenza alla guida per facilitare le manovre di parcheggio. Il primo è stato il radar di retromarcia, che si è diffuso negli anni 1990-2000, posizionato in un primo tempo al posteriore e, successivamente, all’anteriore del veicolo. «Non c’era più bisogno di scendere dall’auto per vedere se c’era spazio per parcheggiare» ricorda Pape. Qualche anno dopo il dispositivo di assistenza al parcheggio è completato dalla Parking Camera, una telecamera a 360 gradi per una visualizzazione dall’alto del veicolo. «I segnali acustici sono a questo punto accompagnati dalla visualizzazione della posizione degli ostacoli su un display multimediale integrato alla plancia del veicolo» continua Jong-Hoon.

mercoledì 13 ottobre 2021

Nuovo sistema omnidirezionale by Honda


Honda ha svelato il nuovo sistema omnidirezionale Sensing 360 per la guida assistita e la sicurezza che elimina gli angoli ciechi intorno al veicolo e contribuisce a evitare le collisioni riducendo la fatica della guida per il conducente. Ulteriore evoluzione del sistema precedente, Honda Sensing 360 vanta un campo di rilevamento non solo frontale e posteriore, ma anche in senso omnidirezionale intorno all'auto. La sua introduzione è prevista a partire dal 2022 nel mercato cinese. Dal 2030, Honda estenderà l'applicazione a tutti i modelli in vendita nei mercati principali.

Honda è attivamente impegnata per raggiungere l’obiettivo di una società senza collisioni a beneficio di tutti gli utenti della strada. Questo impegno è rappresentato dallo slogan mondiale “Sicurezza per tutti”. Honda inoltre porta avanti la ricerca e lo sviluppo in materia di tecnologie per la sicurezza, a livello di hardware e software. Fin dalla sua introduzione, nel 2014, il sistema per la guida assistita e la sicurezza Honda Sensing ha migliorato le sue funzioni e si è esteso ai modelli di produzione di massa su scala mondiale, offrendo ai clienti supporto in una serie di situazioni di guida.

martedì 5 ottobre 2021

Skoda per l’utilizzo di materie prime biologiche


 In collaborazione con la Technical University di Liberec, il reparto di Sviluppo Tecnologico di Skoda ha sviluppato un materiale sostenibile ed ecologico e ne ha richiesto il brevetto. L’innovativa materia prima deriva dalla polpa della barbabietola da zucchero. La Casa automobilistica sta lavorando anche allo sviluppo di un altro materiale basato sul miscanto. Entrambi i materiali potrebbero essere utilizzati negli interni dei futuri modelli, ad esempio negli inserti delle porte e della plancia. «Il nostro obiettivo è essere pionieri nel campo della sostenibilità» dice Johannes Neft, membro del Board di Skoda Auto per lo Sviluppo Tecnico. «Approcciamo la questione da un punto di vista olistico, andando ben oltre le semplici emissioni di CO2 dei nostri veicoli e concentrandoci anche sul possibile utilizzo di materiali ecologici quali le fibre di cocco o la pula di riso»”.

Skoda ha già richiesto il brevetto di un materiale ideale per l’uso negli interni delle auto .L’azienda segue un procedimento speciale per seccare la polpa di barbabietola da zucchero e impiegarla nella creazione del design interno. Il materiale proviene dalla città di Dobrovice, non lontana dal quartier generale di Mladá Boleslav. Questo permette di evitare una lunga catena di fornitura e migliora l’impronta di CO2.

Skoda ha ottenuto anche un altro materiale sostenibile, in questo caso dalla canna miscanto: le fibre possono essere processate e utilizzate per i dettagli delle porte, ad esempio. I residui organici della produzione sono ottime materie prime, poiché possono essere processati senza l’aggiunta di ulteriori risorse. Questo riduce il fabbisogno di materie prime prodotte industrialmente.

lunedì 4 ottobre 2021

Le auto più “verdi” secondo Green NCAP


Green NCAP ha testato 3 auto che stanno riscontrando successo di mercato. : Mazda 2 si mette in evidenza con un ottimo 3,5 stelle, il crossover Ford Puma ottiene un convincente 3 stelle e DS 3 Crossback consegue 2,5 stelle. 

Mazda 2 con motore a benzina Skyactiv-G da 1,5 litri si è distinta soprattutto nell'efficienza energetica (punteggio 6,9 su 10). Buono il controllo delle emissioni inquinanti, anche se alcune criticità si sono registrate nelle emissioni di particolato nelle prove più severe. La presenza di un filtro anti-particolato per motori benzina (GPF) avrebbe consentito di migliorare ulteriormente le prestazioni.

Il piccolo crossover Ford Puma, testato nella versione mild hybrid benzina a iniezione diretta da 1,0 litri, ottiene, agevolmente, le 3 stelle. Buono il punteggio nell’efficienza energetica, risultati più che accettabili nel controllo delle emissioni nocive e di quelle gas serra. Le emissioni di ammoniaca NH3, (un inquinante ancora non regolamentato dalla normativa, ma misurato nei test Green NCAP), penalizza il punteggio del Clean Air Index e la valutazione globale della vettura tedesca.

DS 3 Crossback, nella versione motore turbodiesel da 1,5 litri, ottiene soltanto 2,5 stelle. Penalizzata dal controllo non efficace delle emissioni di ammoniaca e degli ossidi di azoto (NOx). Viceversa si è comportato bene il filtro anti-particolato in dotazione con emissioni ben controllate in tutti i test effettuati.

sabato 2 ottobre 2021

Dalla pista alla strada


Le gare di Formula E sono pensate per esaltare la gestione dell'energia: senza il recupero di preziosa energia dal sistema di frenata rigenerativa, la batteria da 50 kWh potrebbe risultare insufficiente per raggiungere il traguardo. Un rischio che spinge gli ingegneri a misurare accuratamente l'efficienza della vettura, mentre il pilota si trova a fare i conti con frenate in grado di aggiungere preziosi chilometri all'autonomia della monoposto elettrica.

Se i componenti tra le due realtà sono differenti, l'architettura e il progetto sono uguali, fornendo un contributo fondamentale alla gamma E-Tense di DS Automobiles. Lo dimostra anche il sistema di recupero dell'energia in frenata, applicato su DS 3 Crossback E-Tense, il SUV compatto premium 100% elettrico, prodotto in serie. Ad ogni decelerazione, la vettura recupera preziosa energia che la batteria di trazione permette di immagazzinare per un successivo utilizzo. La funzionalità agisce come freno motore, consentendo al veicolo di decelerare senza dover premere il pedale del freno. Nel contempo, la pressione sullo stesso pedale permette di rallentare più velocemente.

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