mercoledì 10 luglio 2013

Da ENEL e Renault una risposta all’ansia da ricarica

L’autonomia (e la conseguente ansia da ricarica) è insieme all’elevato prezzo d’acquisto una delle ragioni che oggi frenano maggiormente la diffusione dei veicoli elettrici. C’è chi aggira il problema realizzando un veicolo E-REV (vedi Glossario) e chi come Renault lo affronta con una stretta collaborazione con un gestore di energia. L’interazione tra i sistemi di controllo di Renault e ENEL ha permesso, ad esempio, di realizzare un modello evoluto di dialogo tra veicoli elettrici ed infrastruttura di ricarica. Il servizio, integrato al sistema di navigazione Renault Carminat TomTom Z.E. Live, consente d’indicare in tempo reale al cliente la localizzazione dei 3 punti di ricarica ENEL più vicini rispetto alla sua posizione e le informazioni sulla loro disponibilità. Il cliente potrà essere così guidato verso un punto di ricarica disponibile in tutta serenità. La possibilità di monitorare su un veicolo elettrico Renault Z.E. la rete di stazioni pubbliche ENEL è il primo esempio di un’integrazione che permetterà di offrire una vasta gamma di servizi. In futuro sarà possibile prenotare una stazione di ricarica, programmare la modalità ottimale di gestione della ricarica e massimizzare anche l’uso delle rinnovabili.

martedì 9 luglio 2013

Elettrica davvero più verde? Sguardo alla fonte energetica.

L'Europa, usa sempre più carbone.  In teoria, l’Europa ha in essere  politiche mirate a far crollare le emissioni di CO2, in pratica sta invece incrementando l’uso di carbone, le cui emissioni sono molto più elevate di quelle ad esempio del gas. Tutto a causa del fracking! Non è una parolaccia, o meglio, non lo è ancora. Si tratta di una tecnologia avanzata e per certi aspetti invasiva, di estrarre idrocarburi. Un sistema che i fatti sembrano indicare come capace di modificare il macro-scenario energetico mondiale: fornitura, estrazione, flussi di distribuzione. Premesso che l’estrazione di gas naturale dal processo sopra accennato (Shale gas) possa non piacere o possa essere ritenuto non pienamente rispettoso dell’ambiente, non bisogna trascurare il fatto che si tratta della maggiore novità nel campo dell'energia da mezzo secolo e questo, a detta sia dei favorevoli  che dei detrattori del sistema.

Evoluzione o mutazione genetica ?

Golf  è alla soglia dei suoi quarant’anni e proprio non li dimostra. Ha superato il traguardo dei trenta milioni di unità prodotte e con la sua settima generazione marcia verso traguardi ben più ambiziosi. Nell’articolo a lei dedicato in questo blog, c’è un’interessante confronto di dati che mostra come, questa vettura sia cresciuta, dalla sua presentazione nel 1974.
Questi numeri mi hanno “intrigato” e  mi hanno spinto ad andare oltre, a cercarne altri, a metterli tutti in fila, per capirne l’evoluzione. Nei grafici è stato posto uguale a 100 il valore dei dati del modello di entrata, a benzina,  del 1974  e confrontato con alcune serie successive: la IV del 1997, la V del 2003 e la VII, l’ultima nata, del 2012.

lunedì 8 luglio 2013

Tutorial: ricaricare un'auto elettrica in 5 mosse

1.    Collegare la spina del veicolo alla colonnina elettrica
2.    Richiudere lo sportellino della colonnina
3.    A ricaricata completata, passare la chiave wireless
     vicino al sensore della colonnina elettrica
4.    Collegare la spina del veicolo dalla colonnina elettrica
5.    Ripartire

Auto elettrica: e adesso dove la ricarico?

Costo del veicolo e ridotta autonomia sono le principali ragioni che fanno sì che oggi le vendite di automobili elettriche in Italia siano a livelli insignificanti (251 unità nei primi 5 mesi del 2013, dati UNRAE). E poi ci sono i tempi di ricarica delle batterie, nettamente superiori a quelli per fare un normale pieno di benzina (per la sua Leaf, Nissan dichiara un tempo di 25 minuti) e la reperibilità di postazioni pubbliche adatte.

Lo sterzo che corregge da solo la traiettoria

Una distrazione, un colpo di sonno e stai per finire fuori strada o contro il guardrail. Pensi sempre di avere la situazione sotto controllo, ma non è sempre così. Per dare una risposta concreta in termini di sicurezza a queste situazioni  è stato progettato uno sterzo che interviene autonomamente a correggere la dinamica del veicolo in maniera tale da evitare un sicuro incidente.
Quando il sistema di rilevazione di bordo identifica che la vettura si sta dirigendo fuori strada, attiva autonomamente una correzione della traiettoria con un’appropriata sterzata, consentendo in questo modo al veicolo di restare in carreggiata. Volvo oggi ha dichiarato che nel 2014 introdurrà per la prima volta sui suoi veicoli questo avanzato sistema di controllo dello sterzo, in grado di intervenire autonomamente, in condizioni di guida particolarmente critiche. Questa innovazione si va ad aggiungere ad un notevole pacchetto di tecnologie per la sicurezza già disponibile, affiancandosi ed integrando alcune delle loro funzioni. Mi riferisco nello specifico alla capacità di rilevare dove finisce fisicamente il manto stradale e di attivare una correzione automatica della sterzata, come sopra accennato. In estrema sintesi questo significa che questa tecnologia funziona anche in assenza di segnaletica orizzontale!
Volvo ha evidenziato come la presentazione e l'impiego su una vettura di serie di una tecnologia in grado di identificare
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