lunedì 9 settembre 2013

Un occhio in più per una visione totale

Videocamera stereoscopica
Nell'Uomo la capacità di vedere in tre dimensioni, di stimare le distanze dagli oggetti e la loro altezza nonché di riconoscere i movimenti in senso longitudinale è dovuta all'impiego combinato dei due occhi. Gli ingegneri Bosch attraverso l'introduzione di una nuova videocamera stereoscopica nei sistemi di assistenza alla guida sono riusciti a conferire all’automobile le stesse capacità umane. «La tecnologia stereo apre nuove prospettive ai sistemi di sicurezza basati su video» dice Gerhard Steiger, presidente della Divisione Chassis Systems Control di Bosch.
Grazie al rilevamento stereoscopico ora è possibile determinare la distanza dagli oggetti solo sulla base dei segnali video. A partire da questi, gli ingegneri Bosch stanno sviluppando funzioni che consentono

domenica 8 settembre 2013

Che fine ha fatto l’auto ad energia solare?

1987 - GM Sunraycer
Il crescente interesse per le batterie agli ioni di litio e per le pile a combustibile hanno fatto passare in secondo piano la fonte più pulita ed abbondante da cui è possibile ricavare l’elettricità necessaria per fare muovere un veicolo: l’energia solare, che ha fra le altre cose ha i non disprezzabili vantaggi di essere completamente gratuita  e praticamente inesauribile tanto da azzerare il problema dell’ansia da autonomia.
1987 - GM Sunraycer
Il più famoso fra i tanti prototipi di veicoli ad energia solare realizzati è probabilmente Sunraycer costruito nel 1987 da General Motors per partecipare al World Solar Challenge in

sabato 7 settembre 2013

Nuovo cambio senza ingranaggi

foto Parts Services Holland Ltd
Quattro inventori olandesi hanno messo a punto e brevettato un nuovo cambio che non utilizza ingranaggi, denominato CRS, controlled rotation system. L'idea  è scaturita assistendo ad una defaillance  tecnica  al  Tour de France , a seguito della quale il ciclista  Andy Schleckad aveva perso la catena,  nel cambiare rapporto.  Pensato inizialmente per le biciclette, Il sistema è stato modificato anche per  l’automotive,  l’agricoltura,  la nautica,  e per altri impieghi  motorizzati. Invece che da ingranaggi, il riduttore è costituito da due pulegge azionate da una robusta cinghia, mentre una pompa idraulica a controllo elettronico fa aumentare  o diminuire  il diametro dei dischi, assicurando il miglior rapporto possibile in funzione del lavoro richiesto e delle condizioni operative.

venerdì 6 settembre 2013

Nissan si prepara per la guida automatica

Nissan Autonomous Drive
Anche Nissan entra nel sempre più ampio club delle aziende che sviluppano veicoli a guida automatica  nel quale conta di entrare a pieno titolo entro il 2020 con una gamma di modelli accessibili al mercato. Da alcuni anni gli ingegneri della Casa giapponese sono impegnati nella ricerca delle migliori soluzioni in collaborazione ed collaborano con grandi università del mondo come MIT, Stanford, Oxford, Carnegie Mellon e l'Università di Tokyo.
Analogamente a quanto sta facendo Bosch in Germania, anche in Giappone si sta pertanto realizzando un'area di prove dedicata allo sviluppo della guida automatica che sarà completato entro il 2014.

giovedì 5 settembre 2013

Hackers sfidano l’auto intelligente

Tutte le auto ed i camion più moderni dispongono da 20 a 70 centraline elettroniche,  gestite da un unico computer di bordo che coordina e regola ciascuna di esse. Si tratta di piccoli dispositivi che gestiscono uno o più parametri, dal funzionamento del motore a quello della frenata, dell’airbag e così via per tutta una innumerevole serie di altre utilità. E’ possibile accedervi usando un PC ed un’interfaccia che consente di fare diagnosi, aggiornamenti ed eventuali rimappature delle stesse. Insomma, l’auto è di fatto sempre più simile ad un PC su ruote! E’ quindi potenzialmente soggetta a disfunzioni di sistema ed anche ad azioni di pirateria informatica.

mercoledì 4 settembre 2013

Car2Go a Milano: in centro, liberi ed indipendenti.

La dicitura “car sharing” comincia timidamente a farsi sentire anche nel nostro linguaggio quotidiano, con buona pace dei puristi della nostra lingua. Piaccia o no questo inglesismo, il servizio che viene individuato da questa espressione e cioè la “condivisione di una vettura” è già una concreta realtà, in diverse importanti città del mondo. Parliamo di Amburgo, Amsterdam, Berlino, Londra, Vienna, Vancouver, Toronto, Washington, Seattle e Miami, per citare solo alcune delle grandi città che hanno decretato il successo di car2go, il car sharing di Daimler, uno dei primi network privati di condivisione della mobilità.
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