giovedì 25 maggio 2017

Più ibride che a metano

Non ci sono dubbi. Le automobili ibride piacciono sempre più agli italiani. Certamente più di quelle a metano. I dati relativi alle immatricolazioni parlano chiaro a riguardo. Nel 2016 sono state immatricolate nel nostro Paese oltre 38.000 automobili a propulsione ibrida contro le solo 4.500 del 2010 : A questo punto le ibride sono la quarta categoria più diffusa dopo gasolio, benzina e GPL, ma davanti al metano.
 Fra le marche preferite c’è ovviamente Toyota  cui va il merito di avere diffuso questa tecnologia su larga scala e che nel 2016 ha visto tre suoi modelli (Yaris,Auris e RAv4) ai primi tre posti della classifica delle auto ibride più vendute e la Prius all’ottavo.
Che non si tratti di una tendenza passeggera è confermato dall’andamento delle vendite in questo primo scorcio di 2017: primo trimestre dell’anno  sono state immatricolate 15.921 automobili ibride contro le 10.247 dello stesso periodo del 2016 (+72,2%).

mercoledì 24 maggio 2017

Volvo Trucks studia il TIR ibrido

Volvo Trucks ha ulteriormente sviluppato e perfezionato il Concept Truck presentato nel Maggio 2016. Oltre ai miglioramenti apportati ad aerodinamica, resistenza al rotolamento e riduzione del peso, la nuova versione dispone anche di una catena cinematica ibrida, una delle prime di questo tipo in veicoli per trasporti pesanti utilizzati per applicazioni a lungo raggio.
«Ci impegniamo per essere all'avanguardia nel campo dell'elettromobilità e per migliorare in termini di riduzione del consumo di carburante e di emissioni» dice Claes Nilsson, CEO di Volvo Trucks. «La società è sempre più orientata verso le energie rinnovabili e convinta che nei prossimi anni l'elettromobilità e le tecnologie ibride acquisiranno ulteriore importanza. La catena cinematica del nostro prototipo è stata sviluppata in modo da assicurare trasporti più efficienti e, di conseguenza, promuovere la diffusione della sostenibilità nel settore. Grazie a questo prototipo acquisiremo esperienze e competenze preziose, che ci consentiranno di sviluppare ulteriormente la tecnologia».

giovedì 11 maggio 2017

Volante e telefonino non vanno d’accordo

Da uno studio condotto negli Stati Uniti nel 2014 su oltre 1000 automobilisti, è emerso che il 98% delle persone ritiene pericoloso inviare sms durante la guida, ma il 74% ammette di averlo fatto e il 30% si giustifica dicendo che usare il telefono è ormai un’abitudine radicata e non pensa di pregiudicare la guida dell’auto inviando messaggi. Il dottor Greenfield, fondatore del Center for Internet and Technology Addiction (centro per la dipendenza da Internet e dalle tecnologie) ed  assistente  di psichiatria presso la scuola di Medicina dell’Università del Connecticut, che ha partecipato alla ricerca, al momento della pubblicazione ha dichiarato che: «Controlliamo compulsivamente i nostri telefoni perché, ogni volta che riceviamo un aggiornamento sotto forma di sms, e-mail o notifica dei social media, si verifica un aumento di dopamina, un neurotrasmettitore nel cervello che ci fa sentire felici. Se il desiderio della nostra “dose” di dopamina ci spinge a guardare lo smartphone mentre stiamo guidando, un semplice sms può esserci fatale».

martedì 9 maggio 2017

Parte GridMotion per la ricarica intelligente dei veicoli elettrici

Groupe PSA, Direct Energie, Enel, Nuvve, Proxiserve ed Università Tecnologica d
Danimarca hanno lanciato il progetto GridMotion allo scopo di valutare i risparmi che potrebbero realizzare gli utilizzatori di veicoli elettrici mettendo in campo strategie di
carica/scarica intelligenti. L’utilizzatore di un veicolo elettrico potrebbe ridurre i costi della bolletta elettrica rimandando la ricarica del veicolo nelle fasce orarie in cui il costo dell’elettricità è più basso (assicurando comunque l’uso della vettura). Risparmi supplementari potrebbero derivare con la fornitura alla rete elettrica di servizi di bilanciamento della produzione/consumi, con soluzioni dette Vehicle-to-Grid (V2G).

lunedì 8 maggio 2017

Usando un’invenzione di 180 anni fa, Nissan Signal Shield scoraggia l’uso dello smartphone al volante

Un’invenzione dell’età vittoriana trova una nuova applicazione nel XXI secolo. In Gran Bretagna, Nissan ha adottato una tecnologia di quasi 200 anni fa per creare un sistema in grado di ridurre le distrazioni dovute all’uso dei telefoni cellulari durante la guida. Il fascino di questa soluzione sta nella sua semplicità. Il sistema Nissan Signal Shield, attualmente in fase di prototipo, è uno scomparto all’interno del bracciolo del modello Juke che sfrutta il principio della Gabbia di Faraday. Se il guidatore decide di mettere il cellulare in questo scomparto e chiude il coperchio, Nissan Signal Shield crea una “zona di silenzio” bloccando tutti i segnali in entrata e in uscita dallo smartphone, incluse le connessioni Bluetooth e Wi-Fi. L’idea è quella di lasciare all’automobilista la libera scelta di eliminare le distrazioni causate da sms, notifiche dei social media e messaggi delle app che ogni giorno “bombardano” i nostri smartphone.

sabato 6 maggio 2017

Scania riduce consumi del 25% in 24 anni

I consumi di carburante rappresentano una significativa porzione dei costi per ogni azienda di trasporto. Questo comporta una spinta significativa nel cercare di incrementare i livelli di efficienza per quanto riguarda i consumi di carburante. «L’utilizzo di carburante per tonnellata trasportata è attualmente il fattore di maggior rilievo per veicoli a 2 assi che effettuano operazioni di trasporto lungo raggio in Europa» dice Henrik Wentzel di Scania. I dati dei veicoli sono costantemente monitorati, ciò significa che Scania ha una chiara visione d’insieme di come la situazione sia evoluta nel corso degli anni. «Quando confrontiamo veicoli utilizzati più o meno nello stesso modo, le statistiche mostrano che i consumi di carburante sono scesi annualmente dell’1,3% dal 2004 in poi. Al tempo stesso le emissioni di ossidi di azoto sono scese notevolmente e sono costantemente al di sotto della soglia obbligatoria, che attualmente è di 0,4 g/kWh».


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