venerdì 7 giugno 2013

10.000 Nissan Leaf vendute in Europa

L’infermiera parigina Sylvie Leroy ha ritirato a fine Maggio presso la concessionaria di Mantes-la-Jolie, la diecimillesima Nissan Leaf consegnata in Europa da Marzo 2011. La compatta 100% elettrica della Casa giapponese, consegnata in Europa si propone così come il veicolo elettrico più venduto di tutti i tempi.
La domanda a questo punto è se è vera gloria. Come dobbiamo  valutare insomma 10 mila vetture consegnate in 26 mesi? Un successo considerando che si tratta di un’automobile elettrica oppure un flop – peraltro largamente prevedibile - se guardiamo invece alle alternative a Leaf per dimensioni e tipologia di Leaf già sul mercato? Un dato per tutti: nei primi cinque mesi del 2013 nella sola Italia sono state immatricolate 17.277 VW Golf e 11.437 Alfa Romeo Giulietta.

Ibrido? Non basta la parola

Compro un’automobile ibrida. Sembra facile. Tanto per cominciare, c’è ibrido ed ibrido. C’è il Mild Hybrid nel quale al motore termico (a benzina od a gasolio) è abbinato un motore elettrico che è in grado di “collaborare” al lavoro del primo e batterie che si ricaricano in frenata ed in decelerazione. C’è poi il Full-Hybrid  che, oltre a tutto quanto fa il Mild Hybrid, si  muove anche in modalità completamente elettrica ovvero con emissioni pari zero, sia pure per brevi spostamenti ed a bassa velocità. Ed infine c’è lo Hybrid Plug-in con batterie più grandi , ma soprattutto ricaricabili anche ad una presa di corrente, e con l'energia sufficiente per  muovere il veicolo in modalità elettrica fino a 80 km/h.

giovedì 6 giugno 2013

Io guido da sola. Da Google & CO l'automobile senza guidatore

Cosa distingue un’automobile da una lavatrice? I livelli di tecnologia sono ormai piuttosto alti in entrambi i casi. Un’automobile in più si muove, è vero, ma c’è più di una signora che potrebbe confermare che anche la sua lavatrice lo fa. E allora? E’ semplice: la cosa che davvero distingue un’automobile da una lavatrice è il guidatore, l’essere umano che al volante del proprio veicolo lo trasforma in uno strumento di manifestazione del sé all’inseguimento di una libertà possibile... o più banalmente nel mezzo con cui andare dal punto A al punto B. Se alle automobili sono dedicate pagine di letteratura, media specializzati ed alle lavatrici invece no è grazie al guidatore. Tolto questo, ci resta un banale elettrodomestico, anche se più grosso e con le ruote. Un’automobile che si guida da sola sembrerebbe quindi una contraddizione in termini, come dire un televisore senza schermo. Eppure c’è chi sta lavorando in questa direzione e la ragione è molto semplice: i pericoli della guida sono legati al guidatore, alla sua distrazione, alla sua presunzione o al fatto che comunque c’è chi, nonostante tutto, usa la macchina come fosse una lavatrice, con la stessa predisposizione mentale.

mercoledì 5 giugno 2013

Volvo si aggiudica il “Global Innovation Award” 2013


Il lavoro pionieristico di Volvo Car Group sulla protezione dei pedoni è stato premiato con il Global Innovation Award  2013 di NCAP (Global New Car Assessment Programme ).
In Europa, il  14 per cento dei morti per incidenti stradali sono pedoni  e negli Stati Uniti è il ​​12 per cento. In Cina questo dato sale fino al 25 per cento. Ridurre questi valori è una sfida globale e l’innovativa tecnologia di Volvo punta dritto proprio a questo.
"Lo scopo del primo airbag al mondo per i pedoni è di proteggere questi utenti della strada, particolarmente vulnerabili,  in determinate situazioni: quando subiscono un impatto contro il cofano e la zona intorno al parabrezza, proprio dove ci può essere un rischio di gravi ferite alla testa"  sottolinea Lotta Jakobsson, Senior Technical  Specialist  Safety di Volvo.
Dopo la presentazione  del “Pedestrian Detection” nel 2010 , un sistema in grado di arrestare la vettura con una “frenata automatica” e di  evitare la collisione con un pedone,  fino alla velocità di 35 km/h,   Volvo ha dotato la sua V40, lanciata nel 2012, del primo “Pedestrian Airbag”, un airbag per proteggere i pedoni, investiti frontalmente, al fine di attenuare le conseguenze di una collisione inevitabile.

martedì 4 giugno 2013

L’innovazione tecnologica viene da Le Mans


Guardo l’elenco degli iscritti all’edizione 2013 della 24 Ore di Le Mans e vedo che le maggiori candidate alla vittoria finale sono due automobili a propulsione ibrida: l’Audi R18 e-tron quattro e la Toyota TS030. Approfondisco e mi scopro che, tanto per rendere il loro confronto ancora più intrigante, i due costruttori presentano due proposte tecnicamente molto differenti. Mentre infatti la vettura dei quattro anelli ha un quasi silenzioso 3.700-V6 turbodiesel collegato alle ruote posteriori e due motori elettrici che azionano quelle anteriori (trasformandola di fatto in una trazione integrale), quella delle tre ellissi affianca ad un più tradizionale 3.400-V8 benzina atmosferico (cioè non-turbo) un sistema di recupero dell’energia cinetica ed un motore elettrico collegato alle ruote posteriori in grado di aumentare la spinta del motore termico.

lunedì 3 giugno 2013

Dalla silice al succo di arancia

Il prototipo di un pneumatico realizzato interamente utilizzando materiali sostenibili presentato nel 2012 da Bridgestone al Salone dell’Automobile di Parigi , ha richiamato l’attenzione sui cosiddetti. pneumatici “verdi”. Un aggettivo, a dire il vero, un po’ abusato a dire il vero, come peraltro  accade troppo spesso da qualche tempo a questa parte per cavalcare la reale o presunta ecocompatibilità di questo o quel prodotto. Pneumatici ovviamente compresi. Vediamo allora di vederci chiaro.
Di “pneumatici verdi” si cominciò a parlare per la prima volta all'inizio degli Anni ’90 quando Continental e Michelin presentarono i loro primi pneumatici autovettura a basso impatto ambientale, realizzati con nuove mescole in grado di ridurre la resistenza al rotolamento senza perdere in fatto di prestazioni e di durata.
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