mercoledì 31 luglio 2013

Start&stop Bosch a quota 10 milioni

Produzione start&stop Bosch
Una volta alla scuola guida ci insegnavano che, spegnendo il motore e riavviandolo dopo pochi minuti, si consumava più carburante che tenendolo acceso e facendolo funzionare al minimo dei giri. Poi sono arrivati i sistemi start&stop che, facendo questa operazione automaticamente, abbassano consumi ed emissioni, tanto è vero che si è perfino cominciato a definire micro-hybrid le automobili che ne sono equipaggiate.  Ancora una volta il progresso tecnologico ha ribaltato luoghi comuni e situazioni consolidate.
Una prova della crescente diffusione dei sistemi star&stop è la recente notizia che dallo stabilimento Bosch di Hildesheim  è uscito il  decimilionesimo motorino di avviamento start&stop. Da quando, nel 2007, ne è iniziata la produzione in serie, il volume degli ordini è andato sempre più aumentando.

martedì 30 luglio 2013

GM Powertrain prepara un Diesel-elettrico

Motore Opel ECOTEC
Cosa è rimasto del breve matrimonio Fiat-GM? Spazzato via dall’imprevedibile crisi finanziaria del gruppo americano e quasi dimenticato dalla crisi economica globale, ha lasciato dietro di sé poche tracce, a parte qualche piattaforma comune ed  il centro ricerche GM Powertrain Europe di Torino. Primo esempio al mondo di insediamento di un’azienda automobilistica all’interno di un campus universitario, il Politecnico di Torino, il centro ha acquisito in questi anni una sempre maggiore valenza all’interno del gruppo GM che non a caso vi ha investito finora qualcosa come 25 milioni di Euro.
Qui oggi lavorano  360 tecnici, quasi tutti ingegneri con età media di 35 anni, il 60% laureati al Politecnico di Torino, che oggi hanno grandi competenze nel campo dei motori Diesel  di piccola cilindrata con il presupposto che le automobili moderne debbano essere sì a basso impatto ambientale, ma restare pur sempre piacevoli da guidare come dimostrano con lo sviluppo della serie ecoFLEX.  Di qui, fra i molti programmi di ricerca in corso a GM Powertrain Europe, lo sviluppo di una gamma di motori ibridi Diesel-elettrici di nuova generazione.

lunedì 29 luglio 2013

Ho guidato Birò: in silenzio sulle strade della storia

Ostia Antica, un patrimonio storico culturale di una ricchezza straordinaria ! Un delicato connubio di resti, segni e testimonianze di una grande civiltà, da scoprire e gustare con il massimo rispetto : senza invasività. Ho provato questa sensazione, mettendomi al volante del nuovo Birò, quadriciclo leggero, ora equipaggiato con nuove batterie agli ioni di litio. Una soluzione che anche in condizioni di esercizio severo (due persone, utilizzo del boost e con affondi prolungati sull'acceleratore) assicura una tranquilla autonomia di una cinquantina di chilometri. Quanto basta e avanza per ritirare il mezzo dalla concessionaria Energeko di Ostia, sperimentare la  guida su strade di collegamento a normale densità di traffico, effettuare tratti di sterrato, raggiungere il Borgo di Ostia Antica, e riprendere la via del rientro alla base.

City car ed elettrico: un matrimonio di interesse

Renault Twizy
L’ansia da autonomia - ovvero, per dirla in parole povere, la paura di restare fermi per strada con le batterie scariche - fa sì che, almeno al giorno d’oggi, il pubblico veda l’automobile elettrica soprattutto come un mezzo di trasporto urbano. Forse perché in città è più facile trovare una colonnina pubblica o quantomeno una… “presa di corrente amica” dove ricaricare le batterie scariche. Quanto basta per “tranquillizzare” gli utenti delle “elettriche” che così  possono accedere a qualsiasi zona del centro urbano.
A questo punto, visto che l’auto elettrica si usa prevalentemente in città, tanto vale che abbia anche dimensioni esterne contenute in modo da districarsi meglio nel traffico ed all'occorrenza parcheggiare nello spazio altrimenti occupato solo da uno “scooterone”.

domenica 28 luglio 2013

Ecologici solo il 2,5% degli autocarri in circolazione

Si fa un gran parlare di rendere più ecocompatibili le automobili, così come del loro impatto ambientale sulle nostre città. Molto più raramente rivolgiamo lo sguardo verso i veicoli pesanti, quelli adibiti, ad esempio, al trasporto merci, ed ancor meno a quelli utilizzati per il trasporto persone. Completamente ignorati da queste considerazione sono i veicoli delle amministrazioni e società pubbliche: autobus urbani, pullman extra-urbani, mezzi per la raccolta dei rifiuti, per il soccorso stradale e via dicendo.
Senza addentrarci oltre in questa analisi, ma solo per fare il punto sulla situazione registriamo che, secondo i dati diffusi dall’ACI, all’inizio del 2012

sabato 27 luglio 2013

Visione tridimensionale e sensore inerziale Continental per la sicurezza dei veicoli da lavoro

La tecnologia applicata al settore automobilistico ed ai veicoli commerciali sta conquistando anche i veicoli industriali. In particolare, i prodotti elettronici che garantiscono maggiore sicurezza, ecocompatibilità e convenienza sono utilizzati sempre di più frequentemente anche su mezzi come caricatori gommati, escavatori e bulldozer.  I sistemi di telecamere non rappresentano più una particolare novità e tra l’altro trasmettono solo un’immagine bidimensionale della parte posteriore del veicolo.Continental ha sviluppato un nuovo sistema rivolto al settore delle costruzioni in grado di fornire immagini tridimensionali relative all’ambiente in cui agisce il veicolo.
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