Le Case automobilistiche hanno
affidato le chiavi del mercato della mobilità elettrica ai produttori di
elettricità. Gli energy provider infatti con i loro piani di
sviluppo dei punti di ricarica, hanno il potere di condizionare la nascita e
la crescita di questo mercato. Oggi non sembrano interessati perché lo
ritengono un business marginale ed apparentemente nessuno sembra rendersi conto
delle conseguenze di una tale situazione. Almeno in Italia. Proviamo a capire
meglio. Oggi i maggiori costruttori hanno a listino o nei loro piani di breve
termine veicoli elettrici a batterie e/o ibridi plug-in. Stanno investendo in
R&D, in centri di produzione ed in comunicazione: segnali che non
ammettono dubbi sulle potenzialità della mobilità elettrica.
Sull’altro versante, i
consumatori mostrano grande interesse per questi prodotti tecnologicamente
così avanzati, ma allo stesso tempo manifestano una certa resistenza ad
adottarli come mezzi di trasporto personale.